Set 05, 2019
  • Novartis partecipa a “Matera 2019: l’Open Future delle imprese italiane” l’iniziativa promossa da Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019 dedicata alle eccellenze innovative italiane
  • Novartis è stata selezionata come esempio di impresa innovativa nel settore farmaceutico e per l’impegno dimostrato nel dare energia all’ecosistema dell’innovazione
  • Nello spazio dedicato presso gli Ipogei di San Francesco, sarà possibile conoscere il contributo di Novartis al Sistema Paese e nel campo dell’open innovation con il progetto BioUpper, oltre che l’innovazione tecnologica del sito di Torre Annunziata

Matera, 5 Settembre 2019 – Nella Capitale della Cultura 2019, Novartis, leader da oltre 20 anni nell’innovazione al servizio della salute, racconta il suo impegno nell’open innovation per reimmaginare la medicina e prolungare e migliorare la vita delle persone. Lo fa nell’ambito del progetto “Matera 2019: l’Open Future delle imprese italiane”, promosso da Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019, che punta a valorizzare quelle realtà che dalla cultura dell’innovazione traggono linfa creativa e competitività.

“In ambito farmaceutico la cultura dell’innovazione si concretizza nella ricerca e sviluppo di soluzioni terapeutiche in grado di rispondere a bisogni insoddisfatti di salute, nella definizione di strategie che le rendano accessibili e nell’eccellenza produttiva – dichiara Pasquale Frega, Amministratore delegato e Country President di Novartis Italia – Un ecosistema che dia spazio all’open innovation è di importanza vitale per il settore healthcare in Italia: l’interazione tra startup, nuove realtà imprenditoriali, aziende consolidate, istituzioni e centri di ricerca sono una condizione strategica per la competitività in un settore chiave per il futuro del nostro Paese”.

Il settore della salute sta vivendo una profonda trasformazione trainata dal cambiamento demografico e dalla spinta propulsiva della rivoluzione tecnologica che si traducono in investimenti in R&S, terapie personalizzate, innovazione produttiva e nei servizi, introduzione del digitale per la creazione di strumenti migliorativi della gestione della malattia e del percorso diagnostico terapeutico.

La lettura di questo cambiamento si traduce in Novartis nell’impegno a sostenere l’ecosistema italiano dell’open innovation con programmi specifici per le giovani startup e a costruire sinergie tra istituzioni, mondo della ricerca, incubatori e investitori. Il progetto BioUpper, sostenuto dall’Azienda in collaborazione con Fondazione Cariplo e IBM, è un esempio concreto di questo impegno. Si tratta di una piattaforma per start up nata nel 2015 e giunta alla quarta edizione (complessivamente sono state raccolte 479 candidature), che promuove e sostiene nuove idee nelle Scienze della Vita. L’obiettivo è di valorizzare i migliori progetti per convertire le eccellenze in iniziative imprenditoriali concrete, contribuendo allo sviluppo economico del Paese e favorendo l’occupazione giovanile.

“La sfida della competitività si vince costruendo sulla valorizzazione dei talenti e delle competenze, sulla capacità di fare innovazione e favorendo l’attivazione di sinergie virtuose per tutti gli stakeholder coinvolti siano essi pubblici o privati, imprese e università, e sulla capacità di attrarre investimenti centrati sul potenziale innovativo delle startup presenti sul territorio. Anche nel nostro Sud si trovano talenti eccellenti nel settore delle Scienze della Vita e competenze su cui investire in ottica di crescita organica del Paese - commenta Massimo Varrone – Responsabile Incubatore Campania Newsteel.

Se da un lato ci sono idee da trasformare in effettiva realtà produttiva grazie alla spinta di incubatori ed acceleratori d’impresa, dall’altro ci sono progetti di miglioramento della gestione della malattia già implementati e che hanno nel tempo espresso tutto il loro valore in termini sociali ed economici, soprattutto in uno scenario in cui i bisogni di salute sono correlati al progressivo invecchiamento della popolazione e ad un aumento delle cronicità.

“La sanità digitale consente di migliorare la qualità, l’efficacia e l’efficienza dei processi clinico-sanitari di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione rendendo disponibile la storia clinica del paziente a tutti gli attori coinvolti (MMG e specialisti), facilitando il flusso comunicativo tra struttura e territorio e permettendo una migliore gestione della continuità delle cure – dichiara Giuseppe Montagano - Dirigente Ufficio Pianificazione Sanitaria, Dipartimento Politiche della Persona Regione Basilicata - Su questo solco la Regione Basilicata ha implementato nel proprio sistema sanitario territoriale una piattaforma digitale dedicata proprio al setting assistenziale dei pazienti con importanti cronicità ;quali anziani, disabili e psichiatrici”.

L’appuntamento per scoprire come Novartis reimmagina le Scienze della Vita è presso gli Ipogei di San Francesco (Piazza San Francesco – Matera) dal 3 all’8 settembre.

Novartis

Novartis sta interpretando in modo nuovo la medicina allo scopo di migliorare e prolungare la vita delle persone. Come azienda tra i leader a livello globale nel settore farmaceutico, utilizziamo tecnologie scientifiche e digitali innovative per creare terapie trasformative in aree che presentano importanti bisogni medici. Impegnati a scoprire nuovi farmaci, siamo stabilmente tra le prime aziende al mondo negli investimenti in ricerca e sviluppo. I prodotti Novartis raggiungono più di 800 milioni di persone su scala globale e lavoriamo per individuare modi innovativi per espandere l’accesso ai nostri trattamenti più recenti. A livello mondiale, circa 130.000 persone di 145 diverse nazionalità lavorano in Novartis.

Ulteriori informazioni su https://www.novartis.com/it-it e https://www.novartis.com. @NovartisItalia è anche su Twitter e LinkedIn.

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